Studio per la Divina Commedia
biro su carta, 70x70 cm, 2017 / 2019
L’artista, fin dai tempi del liceo, ha sempre coltivato il desiderio di confrontarsi con la cartografia della Divina Commedia. Zatti è interessato dal fatto che, mappando il mondo dell’oltretomba, Dante stia al contempo descrivendo il mondo reale a lui contemporaneo e la geografia dell’anima dell’uomo: dai vizi puniti nell’Inferno fino alla luminosa mente divina contemplata nel Paradiso.
Dal 2017, Stefano Mario Zatti intraprende un percorso di studio del magnum opus di Dante, dedicandosi alla pratica della trascrizione del testo integrale. Rispettando la geografia delle cantiche, il testo assume una forma circolare ed il flusso di scrittura ricalca lo stesso movimento dantesco: una spirale che dall’esterno va verso l’interno procedendo in senso antiorario.
Nel 2019, in occasione della mostra “Ecumene” presso Atipografia, l’artista produce una seconda serie di opere basate sulla Divina Commedia. In questa versione successiva, una separazione ragionata dei gironi e dei cerchi all’interno delle singole cantiche evidenzia il carattere cartografico dell’opera dantesca. La denominazione di Studio, qui, è esplicativa dell’approccio adottato in vista della trascrizione integrale su un suporto diverso dal cartaceo, e che costituirà la versione definitiva dell’intervento artistico.
Since high school, the artist has always cultivated the desire to deal with the geography of the Divina Commedia. Zatti is intrigued by the fact that, by mapping the hereafter, Dante is concurrently describing the real world of his time and the geography of the human soul: from the vices punished in Hell to the luminous divine mind contemplated in Heaven.
Since 2017, Stefano Mario Zatti has embarked on a study path of Dante’s magnum opus, dedicating himself to the practice of transcribing the entire text. By respecting the geography of the canticles, the text assumes a circular shape and the flow of writing follows the same Dantesque movement: a spiral which goes from the outside to inwards, proceeding counterclockwise.
In 2019 on the occasion of “Ecumene” exhibition at Atipografia, the artist produces a second series of work based on the Divina Commedia. In this later version, a reasoned separation of the circles within each cantica highlights the cartographic feature of Dante’s work. Here, the denomination Studio is explanatory of the approach adopted that aims to produce a definitive version of the artistic intervention, fully transcribed on a different support.
